Il progetto in Bosnia è il più recente di MH e due sono le linee di intervento nell’area di Bihać, al confine con la Croazia: “Balkan Rope”, progetto di arrampicata terapeutica, e il “Day Center” per le persone che attraversano la rotta balcanica.
A fine gennaio 2022 il Day Center, finanziato principalmente dalla chiesa protestante olandese e avviato in collaborazione con l’associazione bosniaca Compass 071, ha aperto le sue porte offrendo la possibilità alle persone in transito di fare una doccia, usare lavatrici e asciugatrici, ricevere un cambio di vestiti, ricaricare i telefoni, avere un momento di socialità con operatori e volontarie bevendo un caffè. Il Day Center, inoltre, sostiene la popolazione locale più vulnerabile attraverso la distribuzione di pacchi alimentari e beni di prima necessità. Bihać, nel cantone di Una Sana, è un luogo di transito per chi tenta il “game”, cercando di attraversare il confine con Croazia e Slovenia per raggiungere l’Italia e altri paesi UE. Il game è fatto di tentativi di attraversamento e respingimenti, continue violenze da parte della polizia di frontiera, abusi fisici, umiliazioni e vessazioni, un gioco che pochi possono “vincere”.