L’Osservatorio, attivo a Lampedusa dal 2014, svolge un lavoro di primissima accoglienza, mediazione, raccolta di dati e storie, costruzione di reti con la comunità locale.
OSSERVATORIO SULLE MIGRAZIONI DI LAMPEDUSA
Mediterranean Hope (MH) - Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), nasce all’indomani del naufragio del 3 ottobre 2013 quando a poche miglia dall’isola di Lampedusa morirono 368 persone. La scelta di stabilirsi a Lampedusa con un Osservatorio permanente sulle migrazioni nasce dalla consapevolezza della centralità geopolitica e simbolica dell’isola all’interno di un fenomeno di portata globale come quello delle migrazioni.
L’Osservatorio di Lampedusa raccoglie dati e storie, analizza e comunica i cambiamenti dei processi migratori che attraversano il Mediterraneo e lo fa proprio da uno dei confini più spettacolarizzati d’Europa (o della cosidetta “Fortezza Europa”). Il progetto garantisce un’informazione costante su ciò che avviene a Lampedusa e nell’area del Mediterraneo, attraverso il sito e i social, in collaborazione con l’Agenzia stampa NEV e, tra gli altri, anche con Riforma - L’eco delle valli valdesi, Radio Beckwith Evangelica, Protestantesimo RAI. Inoltre, attraverso i “Disegni dalla frontiera” realizzati dall’operatore Francesco Piobbichi, MH racconta storie, esperienze, riflessioni con un linguaggio diretto e coinvolgente, organizzando mostre e presentazioni in scuole, centri culturali, associazioni religiose e laiche.
Mediterranean Hope, insieme al Forum Lampedusa Solidale*, è impegnato nell’attività di primissima assistenza a chi approda sull'isola: una bevanda calda, qualcosa da mangiare, una coperta termica, una parola di benvenuto. A Lampedusa, da anni, continuano ad arrivare e transitare migliaia di persone (circa 40 mila nel 2022): sono uomini, donne, bambini e bambine in fuga da guerre, persecuzioni, cambiamenti climatici, violenze e discriminazioni. Chi riesce ad approdare sull’isola è tra i più fortunati: molte altre persone muoiono e spariscono nel Mar Mediterraneo (più di 25 mila dal 2014 al 2022 - dato OIM) o vengono forzatamente riportate nei luoghi da cui sono fuggite. A tutti e tutte dovrebbe essere garantita la possibilità di partire con vie sicure e legali, ricevere un’accoglienza degna, oltre a essere soccorsi in mare. Per questo Mediterranean Hope sostiene il lavoro e l'impegno delle ONG che si occupano di salvataggi in mare, in un costante rapporto di collaborazione con queste realtà umanitarie.
Mediterranean Hope a Lampedusa è da sempre impegnata nella costruzione di relazioni con diverse soggettività del territorio, sostenendo pratiche solidali promosse dalla società civile. MH collabora con la comunità locale a iniziative sociali, culturali, educative e sostenibili. Nella visione del progetto, il servizio rivolto alle altre persone non è secondario rispetto all’identità evangelica e cristiana della Federazione ma è considerato un elemento fondamentale della sua confessione di fede. MH a Lampedusa ha costruito una stretta collaborazione ecumenica con la comunità cattolica locale. La dimensione ecumenica e di dialogo con persone di fedi e confessioni religiose diverse è evidente ogni anno nell’organizzazione della commemorazione in ricordo delle vittime del 3 ottobre 2013.
*Il Forum Lampedusa Solidale nasce nel 2015 dall’incontro di associazioni, movimenti ecclesiali, organizzazioni di volontariato, parrocchiani, donne e uomini della società civile disposti a impegnarsi nella realizzazione di un modello alternativo di accoglienza e solidarietà. L’attività svolta dal Forum non si limita alla distribuzione di beni alle persone migranti che sull’isola approdano, ma punta a mettere in rete idee e competenze in grado di dare risposte concrete alle necessità della comunità locale e delle persone che l’attraversano.