Nel corso del Congresso della FGEI che si terrà dalla sera del 6 dicembre al pranzo del 9 al Centro Ecumene di Velletri, uno spazio sarà dedicato alla presentazione del programma Mediterranean Hope.
“La serata di venerdì sarà dedicata a Mediterranean Hope,” dice Francesca Litigio, segretaria uscente “l’operatore Alberto Mallardo ci proporrà una modalità interattiva di pensare alla nostra vita di credenti nella società”
Un incontro pensato sia per gli addetti del settore e non che vogliono capire di più sulle novità e sulle modifiche che introdurrà questo decreto.
Ne discuteremo con due avvocati esperti di immigrazione (Avv. MARCO DIMARTINO – Foro di Ragusa e Avv. PAOLA OTTAVIANO – Borderline Sicilia)
Introduce: SIMONE VENUTI – Studio Legale Venuti
L’evento è in collaborazione con l’associazione Nikae Factory.
Oltre all’autrice, interverrà Giovanna Scifo – Responsabile MH – Casa delle Culture
Dalle ore 15 sarà possibile visitare la mostra presso il salone della Casa delle Culture. La presentazione del libro, con relativo dibattito, è prevista per le 18.30.
Alle ore 19,30 ci sarà un apericena sociale
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Stories of Migrant Women, Sicily 2018 – già esposta alla collettiva Insight tenutasi presso la Hoxton Arches Londra lo scorso Settembre – torna in Sicilia prima di ripartire per l’esposizione High&Dry a Brighton l’8 Dicembre 2018.
In collaborazione con le realtà locali, ONG e istituzioni l’autrice esplora i volti, le tracce e gli spazi della comunità di donne migranti arrivate a Scicli, Mineo e Palermo allo scopo di facilitare la conoscenza del fenomeno migratorio. Il materiale di ricerca che verrà presentato, elaborato in forma di libro fotografico, consiste in una serie di audio trascritti (le storie delle donne che hanno accettato di confrontarsi) e di fotografie.
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Per gli amici della Sicilia occidentale sarà possibile assistere alla presentazione del libro “Stories of Migrants Women” sabato 1 Dicembre alle ore 18.00, presso il Centro “La Noce”, Via Giovanni Evangelista di Blasi n° 12, Palermo
Il secondo appuntamento di Bookcity sarà per presentare il libro “Disegni dalla Frontiera” di Francesco Piobbichi, alla presenza dell’autore e di Paolo Pobbiati, rappresentante di Amnesty-Italia.
Modera: Veronica Tedeschi
Il libro:
Disegnare vuol dire entrare dentro se stessi, una volta che riesci a illustrare quello che ti attraversa, quell’immagine diventa una chiave di una porta di un racconto che attraversa le frontiere. Un racconto necessario di storie altrimenti consegnate all’oblio del mare. I disegni dalla frontiera si incastrano fra loro perfettamente, potrebbero essere usati come i tarocchi per costruire un racconto della storia dell’umanità, per leggerne il suo futuro mentre racconti il presente.
C’è qualcosa di epico in quello che avviene oggi nel Mediterraneo, qui rinasce e muore il mito fondativo dell’umanità nuova. C’è Ulisse e Itaca, Nettuno e la guerra di Troia, c’è l’Esodo di Mosè e la passione di Cristo che ritornano. I miei disegni non sono curati, sono a presa diretta e non potrebbero essere altrimenti. Nascono e muoiono in poche decine di minuti, mischiano colori vivi che danno speranza con la durezza delle cose che raccontano.
Una serata organizzata per ascoltare e dialogare con Padre Giovanni Piumatti missionario in Congo dal 1971 e da anni nel villaggio di Muhanga.
Padre Piumatti analizzerà inoltre le ragioni di natura politica ed economica che si celano dietro l’instabilità della regione.
“L’Africa è un dono. L’Africa non ha bisogno dell’Europa, è l’Europa ad avere bisogno dell’Africa, delle ricchezze della sua terra che sfrutta: per esempio, l’Occidente ruba, ruba, il coltan. I governi in Africa non sono loro, sono francesi, inglesi, belga. In Africa non esiste il “prima noi” che dicono qui certe persone, fortunatamente non tutti. In Africa si dice “prima l’ospite”: quando arriva un ospite, la famiglia si priva del proprio cibo per darlo al profugo.
L’Africa non chiude le porte a nessuno.
Non si può andare in Africa per insegnare qualcosa, perché si pensa che lì siano indietro. Si va per conoscere, per amare, per ritornare, per farsi regalare cose semplici ed essenziali, per arricchire il cuore, per stare bene, per essere a casa, perché è bello stare lì.”