Il coordinatore di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, parteciperà a questo incontro del Comitato per il diritto al soccorso

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2° appuntamento del nostro ciclo di conferenze “Tre discussioni del presente”
Perché il soccorso in mare non dovrebbe esistere. Ovvero delle vie legali e sicure.
Ne parleremo mercoledì 24 marzo con

Luigi Manconi, Gherardo Colombo, Annalisa Camilli, Paolo Naso, Armando Spataro, Francesca Mannocchi
https://www.facebook.com/events/184495173207467/

Roma (NEV), 16 marzo 2021 – Il 21 marzo ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale. Per celebrare quest’appuntamento si terrà una conferenza internazionale (online) promossa da varie chiese e realtà protestanti europee, alla quale parteciperanno voci da tutto il continente, dal Mediterraneo fino alla Germania e all’Ungheria. In particolare per l’Italia, dalla Sicilia, saranno presenti il pastore Francesco Sciotto, che parlerà della Casa delle culture di Scicli e del tema dell’accoglienza, più in generale, in questa regione, e Pasqua de Candia del Forum Antirazzista e CISS (Cooperazione Internazionale Sud Sud) di Palermo.
Il dibattito, dal titolo “Rifugiati, confini, manifestazioni di razzismo in Europa”, sarà trasmesso in diretta streaming su https://www.facebook.com/ZentrumOekumene e https://youtu.be/t6aWuRTafJI e su zoom: qui il link per registrarsi.
Gli operatori e gli attivisti testimonieranno “l’esclusione strutturale dei rifugiati e la criminalizzazione delle ONG nei loro paesi”, spiegano i promotori, “presenteranno le campagne attive, a livello locale ed europeo, per promuovere e rispettare la dignità dei rifugiati in Europa” e indicheranno le responsabilità della politica e le possibili strategie e percorsi delle chiese.

Il collegamento delle varie iniziative si sta radicando nei viaggi d’incontro per i volontari che lavorano con i rifugiati in Europa, organizzati dal Zentrum Oekumene e dalla Diakonie Hessen in Germania.
Qui di seguito il programma dettagliato dell’incontro:
“Il razzismo crea confini – Testimonianze internazionali e resistenza”
“L’umanità collega le persone – Partecipare a campagne e condividere la speranza”

Relatori e iniziative:
Grecia:
Efi Latsoudi, speaker di LesvosSolidarity, premiato dal Nansen-Refugee-Award, Mytiline / Lesbo
Dimitris Angelidis, giornalista, Laboratorio ecumenico NAOMI per rifugiati, Salonicco
Ungheria:
Rev. Odor Balázs, Capo del Dipartimento per le relazioni ecumeniche e internazionali della Chiesa riformata in Ungheria, Budapest
Italia:
pastore Francesco Sciotto, Casa delle Culture Scicli / Sicilia, Speranza mediterranea
Pasqua de Candia, Forum Antirazzista e CISS (Cooperazione Internazionale Sud Sud), Palermo
Germania:
Heike Scherneck, consiglio dell’associazione mAqom.church and Refuge e.V., Gießen.

Modereranno il dibattito Amanda Bucknor, giornalista e Doris Peschke, Diakonie Hessen, Francoforte.

Webinar promosso dalla FCEI con Confronti e Diaconia Valdese
lunedì 15 marzo, alle 17.00
https://us02web.zoom.us/j/327598981

“Oltre le frontiere, storie dai confini”

Con Emanuela C. Del Re, Luigi Manconi, Brando Benifei

Voci dai confini:
Marta Bernardini (Lampedusa), Niccolò Parigini (Bihac), Davide Rostan (Val di Susa), Simone Alterisio (Ventimiglia)

Modera: Paolo Naso (coordinatore Mediterranean Hope–FCEI)

L’incontro sarà trasmesso in diretta anche sulle pagine Facebook di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della FCEI e di Confronti

Incontro con Luciano Griso, medico di Mediterranean Hope – progetto sulle migrazioni della Diaconia Valdese – Servizi inclusione – per riflettere insieme sulla condizione dei rifugiati.

San Marcellino and l’Università di Genova in collaborazione con la Diaconia Valdese – Servizi Inclusione, organizzano l’incontro on line “Corridoi umanitari – costruire speranza nel Mediterraneo” con la partecipazione di Luciano Griso, medico di Mediterranean Hopewww.mediterraneanhope.com/ – progetto sulle migrazioni finanziato attraverso l’otto per mille della Chiesa evangelica valdese.

San Marcellino insieme alla Chiesa valdese hanno attivato, ormai dal 2019, un percorso di accoglienza a Genova per i beneficiari dei corridoi umanitari. Questa particolare esperienza, esempio di tantissimi altri casi, merita una speciale riflessione e azione. 

L’appuntamento on line è per giovedì 4 marzo dalle 18:00 alle 19:30 sul canale youtube dell’Università di Genova e il canale facebook di San Marcellino e prevede i saluti istituzionali di Emilio Di Maria – Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Genova – di Alice Squillace – Coordinamento Corridoi Umanitari Diffusi, CSD Diaconia Valdese – Servizi Inclusione e di Nicola Gay sj – Presidente di San Marcellino. Introduce e modera l’incontro Gaddo Flego, direttore sanitario dell’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova. 

Incontro online:

Corridoi umanitari – costruire speranza nel Mediterraneo

con Luciano Griso.

Giovedì 4 marzo 2021 dalle ore 18:00 alle 19:30

Canale youtube dell’Università di Genova: 

https://www.youtube.com/channel/UCUzI7864bUoJgke195EznOg 

Canale facebook di San Marcellino: https://www.facebook.com/SanMarcellinoGenovaOperaSocialedeiGesuiti 

Incontro on line gratuito.

Per maggiore informazione:

Notizia sul sito: https://www.sanmarcellino.it/costruire_speranza_nel_mediterraneo/ 

Evento su facebook: https://www.facebook.com/events/298001284991963 

010 24 70 229 / eventi@sanmarcellino.it / www.sanmarcellino.it 

La rotta dei Balcani: una nuova crisi umanitaria nel cuore dell’Europa
📅 22 febbraio
1️⃣ Dalle 10 alle 12.30
2️⃣ Dalle 17 alle 19.30

Tornano gli appuntamenti di “Spazio pubblico CLE – per l’informazione, la discussione, la mobilitazione”, un progetto dei dipartimenti della

Scuola di Scienze Giuridiche, Politiche ed Economico-Sociali: CPS, Dipartimento di Giurisprudenza ed Economia e Statistica Cognetti de Martiis dell’ Università degli Studi di Torino
Il 22 febbraio, in concomitanza con l’inizio del secondo semestre di lezioni al Campus Luigi Einaudi, Spazio pubblico CLE invita cittadini e studenti a una giornata di informazione, discussione e mobilitazione sulla nuova crisi umanitaria sulla rotta balcanica. Due eventi in diretta streaming sui canali del Dipartimento di Culture, Politica e Società saranno il primo passo verso il lancio di una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di pressione nei confronti delle istituzioni europee perché abbandonino la logica dell’emergenza e avviino una politica di accoglienza lungimirante e di lungo periodo.
Qui il programma:

Roma (NEV), 3 febbraio 2021 – Come si declina e si può celebrare la libertà ai tempi della pandemia? Se ne parlerà, in un incontro promosso dalla Federation of Protestant Churches in Italy in occasione del 17 febbraio, Festa della libertà. Titolo del dibattito, in programma per il 17 febbraio dalle 17 alle 18:30 (su zoom), è appunto “Cittadinanza, libertà e cura al tempo del Covid”.

“La consueta iniziativa della Federazione delle chiese evangeliche in Italia per ricordare il 17 febbraio – spiega Paolo Naso, – quest’anno ruota attorno a tre temi, suggeriti e dettati dall’emergenza covid, emergenza che sta diventando con ogni evidenza una vera e propria lente attraverso la quale leggere non solo la realtà di questi giorni ma anche quella dei prossimi mesi, forse anni. Le tre parole-chiave sono scienza, cura e libertà. Scienza perchè abbiamo un problema non soltanto di informazioni oggettive e accurate ma anche di condivisione e trasparenza dei processi sanitari che si accompagnano alla somministrazione dei vaccini. Abbiamo capito che vi sono anche dei problemi di democrazia, legati all’accesso alle cure e alle vaccinazioni: su tutti questi temi occorre ragionare. Il secondo focus è quello della cura: il Covid è anche un problema di ordine pastorale. Pensiamo alle persone morte in assoluta solitudine, all’accompagnamento di parenti che non hanno potuto congedarsi dai loro cari nel modo più appropriato. Il terzo ed ultimo è quello della libertà: è chiaro che la prevenzione e il contrasto alla pandemia stanno limitando le nostre potenzialità – pensiamo a chi lavora, a chi studia, a chi ha bisogno di spostarsi – ma sta limitando anche la possibilità di celebrare liberamente culti e altri momenti religiosi. Non parliamo solo del mondo protestante, dunque, ma di tutte le persone che hanno una fede e frequentano un luogo religioso, di spiritualità”.

Su questi temi, “insieme ad esperti molto qualificati vogliamo riflettere – conclude Naso -, con un riferimento specifico al 17 febbraio che nasce come giorno di libertà. Una giornata che nasce anche come momento in cui si sogna la liberazione da norme e leggi che minavano una libertà fondamentale come quella religiosa per valdesi e gli ebrei, fino al 1848. Oggi vogliamo leggere questo concetto di libertà e di liberazione nel tempo eccezionale e particolare che stiamo vivendo a causa del Covid19”.

All’incontro, moderato dall’avvocata Ilaria Valenzi della Commissione Studi della FCEI, parteciperanno, dopo i saluti del presidente Luca Maria Negro, Alberto Mantovani, direttore scientifico dell’istituto clinico Humanitas, Elena Bein Ricco, docente di filosofia, Daniele Garrone, teologo e membro del Consiglio FCEI, Francesco Piobbichi di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.

Il webinar si svolgerà in diretta su zoom all’indirizzo https://us02web.zoom.us/j/327598981 e sulla pagina fb della rivista e centro studi Confronti. 


Il 17 febbraio è la giornata in cui si celebra il 173° anniversario delle Lettere patenti con cui il re di Sardegna, Carlo Alberto, concesse i diritti civili ai suoi sudditi protestanti, i valdesi.
La decisione fu accolta con entusiasmo e salutata dai valdesi attorno a grandi falò. La tradizione dei Falò della libertà continua ancora oggi e ogni anno, la sera fra il 16 e il 17 febbraio, se ne accendono moltissimi non solo nei luoghi storici della presenza valdese, come un segnale che di valle in valle si propaga per rinnovare la notizia, ma anche in altre località della penisola dove esistono chiese protestanti. Da allora, per i valdesi e per tutti gli evangelici, il 17 febbraio è un giorno di festa.
Il mese seguente di quello stesso anno, il 29 marzo 1848, il re concesse i diritti civili anche agli ebrei.

Roma (NEV), 13 gennaio 2020 –  Un webinar “per ascoltare come le ONG e le chiese dell’Europa meridionale su quanto stanno facendo per accogliere i migranti, in contrapposizione alla xenofobia e al razzismo dilaganti”. Lo propone martedì prossimo, 19 gennaio, la Presbyterian Church, la Chiesa presbiteriana degli Stati Uniti, di cui il valdese Luciano Kovacs è coordinatore per l’area Europa e Medio Oriente.

“Mentre la crisi migratoria persiste nell’Europa meridionale – spiegano i promotori -, i nostri partner internazionali sul campo offrono accoglienza e difendono tutti coloro che stanno fuggendo dalle loro case a causa di guerre, repressione politica, ingiustizia economica e povertà. Vogliamo approfondire nuovi strumenti che salvano vite umane, come i corridoi umanitari, che, se implementati, potrebbero salvare anche molte altre persone nel Mediterraneo. E capire cosa accomuna i problemi legati alle migrazioni che l’Europa e gli Stati Uniti devono affrontare”.

Due relatori dell’incontro saranno rappresentanti italiani, referenti della FCEI, e in particolare Paolo Naso, coordinatore nazionale di Mediterranean Hope, programma rifugiati e migranti della Federazione delle Chiese protestanti in Italia and Ibrahim Diabate, che da due anni fa parte dello staff di Mediterranean Hope, in Calabria. Parteciperanno al webinar anche l’attivista per i diritti umani Efi Latsoudi, coordinatrice del Pikpa Solidarity Camp, tra i fondatori di Lesvos Solidarity, un’organizzazione che gestisce programmi educativi, psicosociali e medici per i rifugiati a Lesbo. Per il suo lavoro a sostegno dei rifugiati, Efi Latsoudi ha ricevuto il Premio Nansen per i rifugiati nel 2016.

L’appuntamento è per il prossimo 19 gennaio, dalle 12 alle 13:30.

Per iscriversi, occorre registrarsi qui o seguire la diretta sulla pagina fb https://www.facebook.com/PCUSAWashington. 

Come ponte di congiunzione tra la fine di questo anno e l’inizio del nuovo, i Gruppi Autonomi Sciclitani (G.A.S.) – collettivo politico-culturale di Scicli, le Camere del Lavoro Autonomo e Precario (CLAP) – Sindacato di base attivo da sette anni nell’Italia centro-settentrionale e MH – Casa delle Culture – struttura di accoglienza sorta a Scicli nel 2014, nell’ambito di Mediterranean Hope (MH) – Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), indicono una sei giorni di seminari formativi e di dialogo per mettere a fuoco le forme di sfruttamento vecchie e nuove che affliggono i lavoratori e le lavoratrici del terzo settore e le moltitudini di corpi impiegati nel lavoro dei campi e nella grande distribuzione.
L’iniziativa vuole scardinare e demolire la retorica dominante che tende a frammentare la precarietà del lavoro in compartimenti stagni, impedendo processi ricompositivi per la conquista di nuovi diritti e acuendo le divisioni tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti, tra braccianti agricoli e operai metropolitani della Gig Economy, tra garantiti e non garantiti, tra centro e periferia.
Non finisce qui: dal mondo del lavoro presente e futuro, il viaggio formativo continua fino ad arrivare ai temi cocenti (e fin troppo attuali) delle discriminazioni e lotte di genere.
L’edificazione di una struttura gerarchica per quanto riguarda le rivendicazioni circa i diritti dei lavoratori, fa sì che nelle priorità al vertice della piramide vengano tralasciate le esperienze di quelle soggettività escluse dall’ordine dell’etero-cis-patriarcato occidentale ed europeo. In questo modo, orrori quali il gender gap salariale, le molestie sul lavoro e la diffusa violenza contro i corpi non caucasici vengono considerati problemi minori, se non addirittura non-problemi, rendendo difatti invisibili tutti coloro che non esibiscono le caratteristiche del lavoratore bianco, abile, maschio ed eterosessuale.
Di seguito il programma delle giornate (27-28-29 dicembre e 2-3-4 gennaio):
GIORNO 27 DICEMBRE, 16:00 – 20:00
Laboratorio di Alfabetizzazione e Formazione – L’idea dello sportello come processo di sindacalizzazione.
La prima giornata sarà divisa in due momenti in cui si affronteranno i temi del mondo del lavoro in trasformazione, quali difficoltà i lavoratori incontrano e come possono affrontarle:
dalle 16:00 alle 18:00 – Le trasformazioni del mercato del lavoro e i nuovi processi di sindacalizzazione – Organizzare l’inorganizzabile;
dalle 18:30 alle 20:00 – Vecchie e nuove pratiche di lotta. Quali strumenti in mano ai lavoratori?
GIORNO 28 DICEMBRE, 18:00 – 20:00
Identità e limiti della società. Tra soggettività e riconoscimenti mancati.
Dialogo con Francesco Cicconetti, attivista per i diritti delle persone trans* e la giovanissima realtà di Arcigay Ragusa.
Un ospite d’eccezione ci aiuterà ad affrontare i temi della seconda giornata. Attraverso un confronto che partirà dalla sua esperienza personale, Francesco ci illustrerà le persistenti storture della società odierna e quali passi avanti bisogna ancora compiere.
Il dibattito verterà sulle dinamiche discriminatorie che portano ad un processo di invisibilizzazione delle soggettività transessuali all’interno del posto di lavoro, così come nella vita di tutti i giorni, dove l’inclusività sembra essere un valore solo in potenza e il diritto di essere sembra trovare realizzazione solo sulla carta… O, forse, neanche!
GIORNO 29 DICEMBRE, 18:00-20:00
“TERRA CA NUN SENTI”: precariato, giovani e fenomeno migratorio nel Sud Est.
Dialogo con Andrea Gentile, coordinatore della Casa Valdese di Vittoria, la redazione di GeneraZione Zero, Bartolo Lorefice, Storico, ex assessore alle politiche giovanili del comune di Scicli, esperto di Comunicazione politica e gli operatori di MH – Casa delle Culture sulle interconnessioni tra precariato, migrazione giovanile nell’area del Sud-est siciliano e lavoro migrante con particolare attenzione al fenomeno del caporalato.
GIORNO 2 GENNAIO, 18:00 – 20:00
Molestie e discriminazioni sul posto di lavoro. Quali possibili strumenti di tutela?
A Cura delle CLAP.
GIORNO 3 GENNAIO, 18:00 – 20:00
Reddito di base e salario minimo per rompere il ricatto della precarietà e affrontare la crisi pandemica.
GIORNO 4 GENNAIO, 18:00 – 20:00
Incontro con Giulia Blasi, scrittrice e conduttrice radiofonica ed autrice di “Manuale per ragazze rivoluzionarie” e “Rivoluzione Z” editi da Rizzoli. L’ultimo appuntamento proverà a chiudere l’iniziativa, evidenziando la condizione della donna all’interno del mondo del lavoro e le discriminazioni dettate dall’influenza dell’etero-cis-patriarcato che si riversano anche in contesti quotidiani e extra-lavorativi.

Qui l’evento fb

 

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