Arriveranno oggi, lunedì 30 gennaio, all’aeroporto di Fiumicino altri 40 profughi dal Libano grazie ai corridoi umanitari promossi da Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e Tavola valdese. Con loro sarà raggiunta la cifra di 540 persone venute in Italia dall’inizio del progetto ecumenico, avviato il 15 dicembre 2015 dopo la firma di un accordo con i ministeri degli Esteri e dell’Interno. Il piano prevede mille arrivi entro il 2017.
Tra i nuovi arrivi c’è anche Stéphanie, la più piccola del gruppo che ha visto la luce un mese fa. È siriana, è nata a pochi chilometri a nord di Beirut (Libano), e arriverà in Italia in tutta sicurezza insieme alla sua famiglia. Ci sono per lo più donne, malati, anziani, bambini grandi e piccoli, provenienti soprattutto da Aleppo, Homs e Damasco. Una volta in Italia, le famiglie saranno dislocate in diverse parti della penisola, ospiti delle strutture messe a disposizione dai promotori del progetto e dai loro partner: questo gruppo sarà preso a carico dalla Comunità di Sant’Egidio, il prossimo, atteso per la fine del mese di febbraio, soprattutto dalla Diaconia valdese.
«Mentre l’Europa fatica a trovare soluzioni che coniughino umanità e sicurezza dividendosi sulla sorte di migliaia di uomini e donne vittime dei trafficanti di esseri umani – si legge in un comunicato degli organizzatori – i corridoi umanitari si dimostrano, con il passare del tempo, un modello che funziona. Frutto di una preziosa sinergia tra società civile e istituzioni, favoriscono l’integrazione offrendo a chi fugge dalle guerre – ed è in condizioni di particolare vulnerabilità (famiglie con bambini, donne sole, anziani, malati, persone con disabilità) – di arrivare, in tutta sicurezza e legalmente, nel nostro continente. Alcuni rifugiati, giunti nei mesi scorsi, saranno presenti a Fiumicino per accogliere i nuovi arrivati».