Lampedusa. Commemorazione ecumenica in ricordo delle vittime del 3 ottobre 2013

comunicato congiunto di tutti gli organismi promotori

Roma (NEV/CS32), 1° ottobre 2024 – Il 3 ottobre a Lampedusa è prevista una commemorazione ecumenica per ricordare le 368 vittime del naufragio del 3 ottobre 2013. L’appuntamento è alle ore 18:00 presso la Parrocchia di San Gerlando. L’iniziativa è promossa dall’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso (UDEDI) e dall’Arcidiocesi di Agrigento, dalla stessa Parrocchia e dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) attraverso il programma rifugiati e migranti Mediterranean Hope (MH), presente sull’isola da 10 anni. Alcuni sopravvissuti a quel viaggio e alcuni dei soccorritori che intervennero quella notte sono attesi per la commemorazione.

Si rinnova ogni anno questo incontro, aperto a tutte le persone che intendono rendere omaggio alle vittime della tragedia e mantenere viva l’attenzione su tutte le persone che continuano a morire nel tentativo di attraversare il Mediterraneo e altre frontiere alla ricerca di un futuro migliore.

La commemorazione si aprirà con un preludio musicale, ascoltando insieme il brano tratto dal film “Io Capitano” di Matteo Garrone “La Mer n’a pas d’Arbres” di Andrea Farri.

Don Carmelo Rizzo, parroco di Lampedusa porterà il suo saluto di benvenuto. Marta Bernardini, coordinatrice di Mediterranean Hope, rifletterà poi sul significato di questa commemorazione e sull’impegno di solidarietà del progetto, insieme a fratelli e sorelle di altre fedi, a partire dalla consapevolezza che molte sfide rimangono ancora aperte. Il programma della commemorazione prevede inoltre momenti di riflessione, letture bibliche, canti e preghiere, con interventi di Maria Bonafede, pastora valdese, e don Giuseppe Cumbo, vicario generale dell’Arcidiocesi di Agrigento. Libero Ciuffreda, in rappresentanza del Consiglio della FCEI, e altri partecipanti leggeranno testi di Erri De Luca and Warsan Shire, per dar voce alle esperienze e ai sogni di chi è costretto a fuggire dal proprio paese in cerca di salvezza.

La commemorazione si concluderà con un momento di raccoglimento e un gesto simbolico, in cui verranno accese delle candele, in nome della giustizia, dell’accoglienza e della solidarietà e in memoria di chi ha perso la vita.
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