Ieri a Lampedusa le commemorazioni nell’anniversario del naufragio in cui morirono 368 persone, 9 anni fa.
Roma (NEV), 4 ottobre 2022 – Ricordare i morti di Lampedusa perchè non ci siano più morti nel Mediterraneo, nè lungo le altre frontiere di questa “Europa che si fa sempre più fortezza”. Questo il messaggio delle iniziative cui ha preso parte la Federation of Protestant Churches in Italy sull’isola siciliana, nelle giornate in cui si commemora il più grande naufragio degli ultimi anni, quello in cui nel 2013 morirono 368 persone.
Un “ricordo irrequieto”, come lo definisce il disegnatore e operatore sociale di MH Francesco Piobbichi, “che non si rassegna all’indifferenza, ad una frontiera che continua ad uccidere decine di migliaia di persone, sia nel canale di Sicilia, che nei lager in Libia, sia nel deserto”.
Nella notte tra il 2 e il 3 ottobre, alle 3:15, ora in cui ci fu il naufragio di nove anni fa, davanti al monumento “Nuova speranza” sono stati i letti i nomi di alcune delle persone morte e si è svolto un momento di raccoglimento.
Ieri, alle 18, al Santuario della Madonna di Porto Salvo, la commemorazione ecumenica, promossa dalla FCEI con la parrocchia dell’isola, l’arcidiocesi di Agrigento, l’UCOII e la Chiesa Anglicana. Presenti in particolare don Carmelo Rizzo, parroco di Lampedusa, don Giuseppe Cumbo, Vicario Generale di Agrigento, l’Imam Kheit Abdelhafid, Vicepresidente dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia, il pastore James Hadley, Vito Fiorino, suor Ines, e per la Federazione delle chiese evangeliche, due membri del Consiglio della FCEI, il pastore metodista Peter Ciaccio and Libero Ciuffreda, oltre a Marta Bernardini, coordinatrice del programma migranti e rifugiati della FCEI, Mediterranean Hope e a tutto il team del progetto umanitario, con gli operatori e le operatrici dell’osservatorio lampedusano e anche del centro diurno e della palestra di arrampicata terapeutica “Flamingo Loophole” aperti in Bosnia. La parte musicale della cerimonia è stata curata da Alberto Annarilli, Ministero musicale dell’Unione battista.
QUI il libretto della liturgia_3ottobre 22, con tutti i testi che sono stati letti.
“Gesù è sui barconi che attraversano il #Mediterraneo, è nell’hotspot di quest’isola, è in #Libia”. Il pastore @PeterCiaccio1 ora alla commemorazione ecumenica delle vittime del #3ottobre, a #Lampedusa pic.twitter.com/kPBLgHO5qA
— Mediterranean Hope (@Medhope_FCEI) October 3, 2022
Sempre ieri, in serata, a Lampedusa, un’altra delle iniziative promosse da Vito Fiorino, con la testimonianza del giovane Remon Karam, e lo spettacolo teatrale “Shuma”, di e con Peppe Macauda, spettacolo nato e realizzato con il sostegno di CSD Casa Evangelica Valdese di Vittoria.
Shuma | trailer from SANTA BRIGANTI on Vimeo.
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