Su iniziativa dell’Evangelische Kirche von Westfalen, la chiesa evangelica della Vestfalia, quindici rappresentanti dell’Assemblea Legislativa della Renania Settentrionale-Vestfalia, sono stati a Lampedusa e a Roma per capire da vicino come funzionano le politiche migratorie.
Roma (NEV), 7 aprile 2025 – Una delegazione di quindici politici tedeschi di tutti gli schieramenti, rappresentanti dell’Assemblea Legislativa della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Italia, con un focus sulle migrazioni. La visita, che si è conclusa pochi giorni fa, è stata organizzata dall’Evangelische Kirche von Westfalen, la chiesa evangelica della Vestfalia, con la quale le chiese protestanti italiane e la FCEI collaborano da anni.
Il gruppo è stato a Roma, per alcuni incontri istituzionali, e a Lampedusa, dove i partecipanti hanno anche visitato l’hotspot e incontrato le realtà associative locali.
“Tutti gli incontri che abbiamo avuto, sui temi delle migrazioni e dei diritti delle persone rifugiate, sono stati arricchenti – ha dichiarato Martin Engels, pastore, rappresentante delle Chiese protestanti presso il Parlamento dello Stato e il Governo dello Stato della Renania settentrionale-Vestfalia -. A Lampedusa in particolare siamo stati molto toccati dal contrasto tra l’isola “turistica” e i viaggi, le storie delle persone che attraversano il Mediterraneo, ed è molto commovente l’impegno di realtà come Mediterranean Hope e la chiesa valdese che le accolgono”. Un impegno umanitario ecumenico, quello delle chiese evangeliche italiane, che coinvolge dunque anche altre chiese e realtà della società civile. “Come cristiani noi siamo tutti fratelli e sorelle. Nel dibattito politico parliamo spesso di migranti, ma è come se non vedessimo i volti di queste persone, vengono deumanizzati”, aggiunge. Di qui, dalla necessità di vedere una delle frontiere più letali, nel Mediterraneo, la volontà di organizzare questa missione. “Quello che riportiamo a casa, nelle nostre chiese e comunità, è l’esempio dei corridoi umanitari, un esempio di come la società civile insieme ai governi, anche di colori diversi, può creare modi nuovi di rispondere ai bisogni delle persone e condividere la solidarietà”, ha concluso il pastore.