Roma (NEV), 15 dicembre 2023 – Storie diverse, dal Medio Oriente all’Italia, accomunate dalla ricerca di nuova vita e intrecciate dall’esperienza dei corridoi umanitari. “Un corridoio per osare” è il primo docustory dell’Otto per Mille Valdese, realizzato da Vibes – Video Beckwith Studio, con la regia di Matteo De Fazio, il montaggio di Michele Comba e le riprese di Daniele Vola, con il supporto di Mediterranean Hope e della Diaconia Valdese.
“Otto anni dopo, possiamo dire che questo strumento ha ancora un senso e un valore profondi – dichiara Marta Bernardini, coordinatrice di Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia – . Continuiamo infatti ad assistere impotenti alle morti di tante persone in mare, o lungo la rotta balcanica. Per questo garantire una via di accesso legale e sicura, che rispetti la dignità e i diritti delle persone, è ancora necessario. Ma i corridoi umanitari sono solo una via di accesso possibile. E non sono ancora diventati una pratica strutturale dell’Europa, a carico degli Stati membri, nonostante siano stati apprezzati dalle istituzioni, a tutti i livelli, fino a vincere il prestigioso Premio Nansen dell’UNHCR. Chiediamo che sia l’UE ad adottare i corridoi umanitari, e altre vie di accesso complementari, come strategia parte di una politica migratoria basata sui diritti e sull’accoglienza, anche per poter ampliare il numero di persone che potranno arrivare in Europa con i loro bagagli, e i loro sogni e desideri ancora intatti”.
”Oggi è necessario – non solo importante – ricordare l’anniversario dei Corridoi umanitari con questo documentario per ripercorrere la storia di un progetto e le tante storie di persone, non numeri, e dare speranza e concretezza ad una possibile alternativa alle stragi in mare – spiega Manuela Vinay, responsabile dell’Otto per mille valdese -. Come cristiani protestanti la nostra fede ci porta ad essere sempre a supporto degli ultimi, dei penultimi…di chi ha bisogno e con il nostro otto per mille sosteniamo progetti importanti come quello dei corridoi umanitari ma anche meno ambiziosi ma pure sempre fondamentali perché cambiano la vita delle persone”.
QUI il video: