Roma (NEV), 9 giugno 2022 – Si chiamerà “Flamingo Loophole” la nuova palestra di arrampicata terapeutica che verrà inaugurata sabato 11 e domenica 12 giugno a Bihać, in Bosnia, da Mediterranean Hope, programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia.
“In ogni luogo in cui lavoriamo – dichiara Marta Bernardini, coordinatrice di Mediterranean Hope – cerchiamo di capire il territorio e lavorare insieme alle realtà che già operano per i diritti delle persone, migranti e non. Migliorare la società, “dal basso”, significa creare le basi per costruire una rete di accoglienza, una maggiore consapevolezza anche verso chi è “straniero”, un luogo in cui vivere e condividere i propri spazi. Come chiese evangeliche siamo impegnate, da Rosarno a Lampedusa, fino a Scicli e ai corridoi umanitari, per migliorare le condizioni non solo dei migranti ma anche delle popolazioni che li incontrano, e soprattutto delle e dei giovani che vivono questi luoghi di frontiera. Allo stesso tempo ci piacerebbe creare, con lo sportello diurno e la palestra di arrampicata, un luogo di aggregazione che sia una risorsa durevole per la cittadina di Bihac e i paesi limitrofi nella regione di Una Sana, un progetto che venga gestito e fruito da chi quotidianamente vive questo territorio attraversato da tante persone che cercano di arrivare in Europa e costruirsi un futuro migliore”.
“Vogliamo ringraziare anche le aziende e le realtà che si sono già spese per aiutarci, donandoci i materiali utili per questo sport, e tutte le attrezzature che useranno gli utenti, gratuitamente”, sottolinea infine Parigini. Al progetto ha lavorato anche l’artista e climber Francesco Bertelè, responsabile del design tecnico della palestra di arrampicata, e l’operatrice di Mediterranean Hope Léa Karam.