Al via la campagna di informazione e sensibilizzazione che vede Mediterranean Hope, Open Arms e Sea Watch insieme. “La giusta rotta” è stata presentata in anteprima al festival Alta Felicità, svoltosi dal 25 al 28 luglio scorsi in Val di Susa.
Roma (NEV), 30 luglio 2019 – “La giusta rotta” di chi salva vite è partita dalla Val di Susa. Si è svolta venerdì scorso nell’ambito del festival Alta felicità la presentazione, in anteprima, di questa nuova campagna “targata” Mediterranean Hope.
Il programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) ha infatti dato via a un nuovo progetto insieme a due ONG, la spagnola Open Arms e la tedesca Sea Watch, che si occupano di salvataggi in mare. “La giusta rotta” per i tre soggetti promotori dell’iniziativa è quella che prevede: salvataggi in mare e dunque stop alla criminalizzazione delle ONG, corridoi umanitari, sulla scorta di quanto già fatto dal Libano proprio dalla FCEI, e accoglienza degna per tutte le persone che arrivano in Italia e in Europa. Sulla base di questi tre temi, nei prossimi mesi, e in particolare a settembre e ottobre, la campagna delle tre organizzazioni promuoverà diversi eventi pubblici, concerti e dibattiti in tutta Italia e in Europa. E la prima tappa di questo tour è stata la Val di Susa.
Venerdì 26 luglio, a Venaus, l’operatore di Mediterranean Hope Francesco Piobbichi è intervenuto in mattinata ad una tavola rotonda sui temi dell’accoglienza con il pastore valdese di Susa, Davide Rostan e il giornalista Domenico Quirico, in collegamento telefonico.
Nel corso della serata, a margine del concerto della PFM, poi, sul palco del festival, oltre a Francesco Piobbichi, sono intervenuti telefonicamente Giorgia Linardi, portavoce di Sea Watch e Riccardo Gatti, comandante della Open Arms.
Al termine del momento dedicato alla campagna dei tre sodalizi, è stato dedicato un minuto di raccoglimento alle vittime degli ultimi naufragi nel Mediterraneo, “dei quali – ha concluso Piobbichi – nessuno o quasi nessuno parla, e per questo dobbiamo farlo noi. Chi salva una vita salva il mondo intero”.
Un tema, quello dell’accoglienza, dei salvataggi in mare, della solidarietà diffusa, che ha attraversato l’intera rassegna No Tav.
“Il legame tra la nostra proposta e la splendida resistenza rappresentata dalla Val Susa e da tutte le esperienze democratiche e partecipative che si sono riunite a Venaus negli scorsi giorni – ha dichiarato l’operatore di Mediterranean Hope – è chiaro: sta scritto nella nostra Costituzione”.
Qui il video integrale dell’intervento de “La giusta rotta” dal palco in Val Susa