Evacuare i migranti dalla Libia: possibile e necessario

Roma (NEV), 6 maggio 2019 – Si è tenuto lo scorso 3 maggio, nell’auditorium del Museo Macro, a Roma, “Set them free, Laboratorio costituente per la liberazione dei migranti dalla Libia”, un evento che ha visto la partecipazione dei principali soggetti italiani pronti a coordinarsi sull’ipotesi di evacuazione dei migranti dalla Libia. Una giornata di confronto sull’urgenza e la necessità di salvare le vite delle persone che fuggono dal paese nordafricano, da dove, come ha denunciato oggi l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) “Nel 2019 una persona ogni 3 ha perso la vita nel tentativo di arrivare in Europa”.

Tra i vari momenti dell’iniziativa, una tavola rotonda con diverse organizzazioni non governative, da Amnesty international a Save the children, fino a Baobab experience e Dossier Libia, con Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, alla quale è intervenuta, tra gli altri, l’avvocato Ilaria Valenzi per la Fcei (Federazione Chiese evangeliche italiane) e il programma rifugiati e migranti delle Chiese evangeliche italiane,Mediterranean Hope.

“La bellezza dell’esperienza dei corridoi umanitari – ha spiegato Ilaria Valenzi – è legata alla ricostruzione delle vite delle persone. Quello che si riesce a realizzare attraverso questi progetti, e grazie all’accoglienza diffusa, è andare oltre lo sradicamento di famiglie che hanno perso il contatto con la loro identità”. Per questo, la FCEI e Sant’Egidio hanno lanciato pochi giorni fa, rivolgendosi al governo, la proposta di attivare 50mila visti dalla Libia e un corridoio umanitario europeo. 
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Qui il video integrale degli interventi della giornata svoltasi al MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma.
MH
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