Assistere dal punto di vista medico e sanitario i bambini libici con gravi patologie, appartenenti alle fasce di popolazione più vulnerabili, in strutture specializzate in Libia e Tunisia o in Italia: questo l’obiettivo del nuovo progetto promosso da Terre des Hommes insieme a Mediterranean Hope – Programma rifugiati e migranti della Federazione Chiese Evangeliche in Italia (FCEI) e finanziato dall’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo. Il progetto mira a fornire cure ed assistenza medica a una decina di bambini con necessità particolari, provenienti da differenti municipalità libiche, sostenendo anche le spese relative alle famiglie dei piccoli nelle varie fasi dell’ospedalizzazione e cura, in quanto prive di mezzi per assicurare un’assistenza adeguata ai loro figli.
In questo mese di febbraio l’ospedale pediatrico Children Hospital di Tripoli, e l’Ospedale e Municipalità di Zintan (cittadina al 200 km ad ovest di Tripoli al confine con la Tunisia), partner locali del progetto, si stanno occupando della diagnosi e valutazione dei casi per delineare possibili cure e percorsi terapeutici più efficaci. A seguire, si stabilirà se i bambini saranno trasferiti in strutture ospedaliere locali, oppure a Tunisi o eventualmente in Italia, presso l’ospedale pediatrico Gaslini di Genova, con cui Terre des Hommes e Mediterranean Hope – FCEI hanno stipulato un accordo di collaborazione.
“E’ un piccolo progetto, con numeri molto ridotti – spiega Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean Hope – ma per la prima volta, tramite i suoi operatori, la FCEI avvia un progetto in collaborazione con Terre des Hommes direttamente in territorio libico, in una situazione politica tutt’altro che sicura e stabilizzata. Con questo nuovo tassello del nostro progetto estendiamo un intervento che, grazie a Medical Hope, si è già avviato con successo in Libano e che ha come obiettivo primario l’offerta di cure indisponibili in Libia. Questa nuova azione si inquadra nel nostro impegno più generale a tutelare il diritto all’asilo e alla protezione internazionale. Si tratta di un impegno importante che rafforza la nostra richiesta di un grande corridoio umanitario dalla Libia verso l’Europa, del tutto analogo a quelli che da oltre tre anni abbiamo realizzato insieme alla Comunità di Sant’Egidio”.
“La protezione dei bambini sta alla base della nostra mission”, dichiara Bruno Neri, responsabile di Terre des Hommes per i progetti in Libia. “In questo momento in quel paese per alcune fasce di popolazione è estremamente difficile poter accedere ai servizi sanitari specialistici, come ho rilevato in una recente missione assieme al Dott. Luciano Griso, responsabile di Medical Hope. Molti bambini con gravi patologie non hanno alcuna possibilità di ricevere cure adeguate. Questo progetto si affianca alle attività per il miglioramento dell’assistenza umanitaria e delle condizioni igieniche che stiamo realizzando in Libia nei centri per migranti e rifugiati di Trik al Sikka, Tirik al Matar e Salahedin, offrendo protezione e supporto psicosociale ai minori migranti”.
Grazie al finanziamento ottenuto da AICS e alla collaborazione con FCEI – Mediterranean Hope, l’Ospedale Gaslini di Genova e l’Ospedale Evangelico Internazionale di Genova, che si è reso disponibile all’accoglienza dei genitori che accompagneranno i bambini curati presso il Gaslini, almeno dieci bambini libici con gravi patologie potranno godere del diritto fondamentale alla salute e avere delle cure adeguate per migliorare il loro stato di salute e poter guardare con fiducia alla loro vita futura.
18 febbraio 2019
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Terre des Hommes dal 1960 è in prima linea per proteggere i bambini di tutto il mondo dalla violenza, dall’abuso e dallo sfruttamento e per assicurare a ogni bambino scuola, educazione informale, cure mediche e cibo. Attualmente Terre des Hommes è presente in 67 paesi con 816 progetti a favore dei bambini. La Fondazione Terre des Hommes Italia fa parte della Terre des Hommes International Federation, lavora in partnership con ECHO ed è accreditata presso l’Unione Europea, l’ONU, USAID e il Ministero degli Esteri italiano. Per informazioni: www.terredeshommes
Mediterranean Hope (MH) è un progetto sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), nato nel 2014 di fronte al dramma delle migrazioni dal Nord Africa, dall’Africa subsahariana e dal Medio Oriente. La FCEI, d’intesa con la Tavola valdese, decise allora di avviare un progetto umanitario e sociale, teso all’accoglienza e all’integrazione di profughi che intendano restare in Italia. MH è finanziato in larga parte dall’8 per mille della Chiesa evangelica valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi. Oggi si occupa di osservazione, con un osservatorio sulle migrazioni attivo a Lampedusa, accoglienza, con la Casa delle culture a Scicli, in Sicilia, passaggi sicuri, con i corridoi umanitari e salvataggi in mare, collaborando con alcune Ong. Per informazioni: www.mediterraneanhope.com.
*Medical Hope è un progetto di assistenza sanitaria finanziato da varie donazioni e realizzato nel quadro di Mediterranean Hope – Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).