Lampedusa, 19 gennaio 2019 (Osservatorio MH). Secondo le prime testimonianze sarebbero 117 le persone disperse nel Mediterraneo la scorsa notte. A bordo del gommone c’erano anche dieci donne, tra cui una ragazza incinta, e due bambini piccoli, uno dei quali di soli dieci mesi.
Alla vigilia della Giornata della Memoria, celebrata in Europa per rinnovare il ricordo delle vittime del nazifascismo, nel Mediterraneo si continua a consumare una strage frutto di politiche disumane che antepongono il controllo dei confini alla vita delle persone.
La gente di mare sa che salvare vite umane non è solo un obbligo derivante dal diritto ma un dovere morale imprescindibile. Per questo da Lampedusa rilanciamo solidarietà e sostegno a coloro che continuano ad impegnarsi nelle attività di Ricerca e Soccorso.
Chiediamo pertanto che i governi europei formalizzino una cabina di regia per i salvataggi sul modello adottato per il recente caso SeaWatch and SeaEye. Per evitare nuove stragi in mare, inoltre, rilanciamo con forza la richiesta di creare un corridoio umanitario europeo per i rifugiati trattenuti in Libia.