Roma (NEV), 1 ottobre 2018 – Una bolla del silenzio per rilanciare i valori di una Europa diversa, dell’accoglienza, della pace e della solidarietà; “la sfida di tacere per NON tacere, di stare in silenzio per gridare il nostro NO all’identificazione dell’immigrazione con una questione di sicurezza dello Stato”. Con queste parole le chiese protestanti di Milano hanno partecipato alla manifestazione di domenica 30 settembre convocata da Aned, Anpi e Sentinelli.
Le chiese evangeliche hanno fatto proprio l’appello degli organizzatori, “Non è il momento dell’intolleranza. Non è il momento dei muri, ma dei ponti”, e hanno sfilato insieme ai rappresentanti delle tante organizzazioni che hanno preso parte al corteo.
La manifestazione di domenica è stata convocata per rispondere al clima di violenza ed intolleranza, alla deriva razzista, xenofoba, omofoba e antisemita che purtroppo negli ultimi mesi sta investendo anche il nostro paese. A questo proposito Cristina Arcidiacono, in una nota radiofonica andata in onda nel programma Culto evangelico di Radio1 Rai di domenica 23 settembre, ha ricordato il grave episodio di violenza che ha colpito la Scuola di cultura popolare, un doposcuola per le bambine e i ragazzi del quartiere, gestita dalla signora Carmen e da altre volontarie e volontari, sostenuta dalla vicina chiesa evangelica battista.” L’insulto più evidente era: ‘Carmen amica degli stranieri’ – ha detto Arcidiacono -. Vorrei essere una maga per chiedere loro che cosa abbia scatenato tanta violenza, rancore, nei confronti di un luogo che prova a far ‘crescere cittadine e cittadini che fanno il bene del Paese in cui vivono’”.
“Sosteniamo i corridoi umanitari per i richiedenti asilo perché possano arrivare in Europa in sicurezza”; “Fui straniero e mi accoglieste (Matteo 25:35)”, “, “Crediamo nella necessità dell’integrazione degli immigrati, che promuova lo scambio interculturale secondo i principi della Costituzione”, questi sono alcuni dei messaggi scritti sui cartelli esposti durante la bolla del silenzio, manifestazione silenziosa in seno al corteo milanese, e che si ispirano al Manifesto per l’accoglienza promosso dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).