Roma (NEV), 7 settembre 2018 – “Sul mare spinato” (edizioni com nuovi tempi) è la nuova raccolta di disegni e pensieri di Francesco Piobbichi, operatore umanitario che vive da quattro anni a Lampedusa e fa parte dello staff dell’Osservatorio per le migrazioni di Mediterranean Hope Programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).
Già autore di “Pictures from the border”, edito dalla Claudiana, Piobbichi torna sul grande tema dei confini raccontando un mare che diventa, appunto, spinato, “frontiera che uccide”, come lui stesso l’ha definito nelle pagine introduttive del volume.
Il volume si compone di ventidue racconti di viaggio, di vita e di morte, narrati attraverso un disegno e alcuni versi, una sorta di poesia civile, semplice e lapidaria. C’è la storia terribile di Segen, morto subito dopo l’arrivo a Pozzallo; quella delle donne eritree che ringraziano il loro dio cantando; quella di un bambino attaccato alla flebo disegnato come un piccolo condottiero su un gommone alla deriva.
C’è Medusa risvegliata dall’egoismo degli uomini i cui capelli sono diventati “acciaio che taglia la pelle” e come ultima immagine c’è Il tempo della scelta: “Noi abbiamo deciso da che parte stare. In questa lotta che si ripete nelle onde, affermiamo che chi salva una vita salva il mondo intero”
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