#EuropeanSolidarity. Naso (MH): per un europeismo della solidarietà

Iniziative per sollecitare l’Europa ad aprire vie legali e sicure e per cambiare il Regolamento di Dublino. Il 27 giugno, barchette di carta nelle piazze europee per chiedere ai governi di fare la loro parte. Lettera aperta per l’Ungheria

Roma (NEV), 25 giugno 2018 – Già oltre 1800 adesioni da tutta Europa e più di 50 piazze coinvolte per la campagna di mobilitazione European Solidarity: save lives, change Dublin volta “a dare sostanza al principio di solidarietà su cui si è fondata l’Unione europea”.

“ll 28 giugno il Consiglio europeo discute di immigrazione: i Governi hanno la responsabilità storica di dare sostanza al principio di solidarietà su cui si è fondata l’Unione europea. Chiedere asilo in Europa è un diritto, ma regole e politiche ingiuste continuano a far pagare a chi cerca rifugio l’incapacità dei Governi di affrontare sfide comuni con risposte comuni, come successo alle 629 persone bloccate in mare sull’Aquarius. La battaglia per la solidarietà europea non si fa sulla pelle delle persone in mare ma cambiando le regole sbagliate come il Regolamento di Dublino, che lasciano le maggiori responsabilità sui Paesi di confine. Il Parlamento europeo ha già votato a larga maggioranza per superare l’ingiusto criterio del ‘primo Paese di accesso’ e sostituirlo con un sistema di ricollocamento automatico che valorizza i legami significativi dei richiedenti e impone a tutti i Paesi di fare la propria parte, come già chiedono i trattati europei”, così scrivono i promotori dell’iniziativa, tra cui la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) – programma rifugiati e migranti Mediterranean Hope (MH), Diaconia valdese, Amnesty international, Emergency, Oxfam, ASGI, ARCI, CGIL, Comunità di sant’Egidio, e tra le singole persone le europarlamentari Elly Schlein and Cècile Kyenge, l’avvocata Alessandra Ballerini.

“Mediterranean Hope – dichiara all’Agenzia stampa NEV il coordinatore di MH Paolo Naso – sarà presente il 27 giugno in piazza a Scicli, dove da 4 anni opera con la Casa delle culture, uno dei progetti di punta del programma rifugiati e migranti della FCEI. Saremo quindi in piazza per rispondere all’appello di alcuni parlamentari europei per promuovere una solidarietà UE nell’accoglienza dei profughi e dei richiedenti asilo. Ma al tempo stesso perché vogliamo richiamare l’attenzione di tutti sullo scandalo umanitario del blocco, a pochi chilometri dal porto di Pozzallo, di navi sia delle ONG sia commerciali che hanno recuperato in mare delle persone. Con il suo egoismo e una politica di chiusura dei porti, come quella attuata, si tocca il punto più basso della civiltà giuridica europea che ha sempre fatto della tutela dei diritti umani uno dei suoi più alti ideali morali e giuridici. MH aderisce con convinzione alla campagna, oltre che per i suoi contenuti, per il suo impianto europeo. In un momento di egoismi nazionali, la sfida è quella della costruzione di un europeismo della solidarietà”.

I promotori invitano a tre azioni di mobilitazione per la #solidarietàeuropea: mercoledì 27 giugno, dalle 9 di mattina, portare nelle piazze delle proprie città barchette di carta, simbolo dei tanti naufragi di questi anni; scrivere al proprio capo di governo per chiedere la modifica del Regolamento di Dublino; condividere sui social la campagna #changeDublin #EuropeanSolidarity”. Anche la Diaconia valdese ha aderito convintamente “consapevole della delicatezza del momento che sta attraversando l’Europa e preoccupata che si possano smarrire diritti e principi finora dati per acquisiti, auspicando che i governi trovino la forza per conservare le conquiste di decenni di cultura europea”.

FCEI e Diaconia aderiscono anche alla lettera aperta Sostieni l’Ungheria per un’Europa che accoglie, a seguito dell’approvazione da parte del parlamento ungherese di un pacchetto di leggi che consente di incriminare individui e ONG che aiutano i migranti in stato di bisogno. “Volontari e organizzazioni non governative in Ungheria rischiano oggi il carcere se prestano aiuto umanitario ai migranti. Persino distribuire volantini o fornire assistenza legale potrà essere sanzionabile” denunciano i firmatari, che invitano a mobilitarsi per l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) #WelcomingEurope – Per un’Europa che accoglie, strumento giuridico che ha come obiettivi decriminalizzare la solidarietà, creare passaggi sicuri per i rifugiati, proteggere le vittime di abusi. “La nuova legge – si legge ancora – è un attacco diretto allo Stato di diritto, alla libertà di espressione e associazione e ai valori fondanti dell’Unione Europea”.

Per firmare la campagna #WelcomingEurope – Per un’Europa che accoglie clicca QUI.

Per adesioni a #changeDublin #EuropeanSolidarity per cambiare il regolamento di Dublino scrivere a: info@europeansolidarity.eu

MH
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