Nuovi arrivi di migranti a Lampedusa
Due gommoni carichi di migranti sono arrivati ieri sera al molo Favarolo di Lampedusa, mentre il vento si stava alzando e il mare aveva già raggiunto forza 4. La nave della Marina Militare ha soccorso 107 migranti e li ha subito trasbordati su due unità della Capitaneria di porto ma si parla purtroppo di una ventina di dispersi.
Di nuovo si stanno intensificando i viaggi nel Mar Mediterraneo di profughi che tentano la sorte, anche se, come testimonia Marta Bernardini di Mediterranean Hope, l’osservatorio sulle migrazioni della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, «adesso lo si dice meno, i riflettori sull’isola si sono spenti».
Gli operatori di MH, dallo scorso 22 agosto, hanno finalmente ottenuto l’autorizzazione ufficiale dal Ministero dell’Interno ad accedere al molo per portare i primi aiuti ai migranti che sbarcano. «Portiamo acqua, coperte, merendine, sopratutto cerchiamo di avere un primo contatto con gli uomini e le donne che arrivano. Cerchiamo di scambiare qualche parola con loro, dare un primo ascolto, per sapere cosa hanno vissuto e di cosa hanno bisogno. Anche prima riuscivamo a portare il nostro contributo, ma adesso la nostra presenza al molo è ufficiale; un riconoscimento importante perché possiamo anche testimoniare di eventuali problemi senza il timore di essere allontanati». Mediterranean Hope fa parte del Forum Lampedusa Solidale, che raccoglie associazioni, movimenti ecclesiali, la croce rossa ma soprattutto singoli che da sempre sono impegnati nell’aiuto e nel soccorso ai migranti. «L’intento – specifica Marta Bernardini – non è soltanto fare fronte all’emergenza ma anche portare avanti una riflessione di lungo periodo sull’accoglienza e sull’identità dell’isola».
Gli operatori di MH sono stati fra i primi ieri a incontrare i nuovi arrivati: «la prima imbarcazione portava soprattutto donne – racconta ancora Bernardini – e una di loro ci ha raccontato fra le lacrime di aver perso in mare i due figli piccoli e un fratello. Probabilmente una parte del gommone si è sgonfiata e alcune persone, fra cui anche dei bambini, sono scivolate in mare». Una tragedia confermata da un ragazzo del Gambia, sceso dal secondo gommone, che ha detto di aver perso nel viaggio due dei suoi migliori amici. «Erano tutti molto provati, segno che era successo qualcosa di drammatico. Ora sono al centro di accoglienza in attesa del trasferimento, ma dubito che si possa fare in giornata, il mare si sta ancora ingrossando».