Roma (NEV), 21 giugno 2021 – “Sono oltre 80 milioni, nella prima metà del 2020, i rifugiati e sfollati nel mondo secondo i dati forniti dall’UNHCR. Di questi, più dell’82% proviene da appena dieci Paesi (Siria, Venezuela, Afghanistan, Sud Sudan, Myanmar, Somalia, Repubblica Democratica del Congo, dal Sudan, Repubblica Centrafricana ed Eritrea). L’85% di loro trova rifugio in paesi in via di sviluppo. Questo dicono i dati”, come spiegano i promotori della campagna Io accolgo in una nota – la risposta più efficace ai tanti Paesi “ricchi” che lamentano di ospitarne troppi e sbarrano le loro frontiere.
La pandemia COVID-19 ha causato ulteriori difficoltà per coloro che sono stati costretti alla fuga, con 168 Paesi che hanno chiuso parzialmente o totalmente i loro confini per contenere i contagi. Ma il virus non ha risparmiato i rifugiati e gli sfollati, infatti sono stati oltre 33,9 milioni ad aver contratto il virus. Non è possibile dimenticare questi uomini, donne e bambini. La pandemia non può diventare una scusa per distogliere lo sguardo ma deve, anzi, spingere a cercare con ancor più forza soluzioni concrete e durature ai loro bisogni”.
In Italia “vivono 208 mila rifugiati e sfollati, 3 ogni 1000 abitanti, spesso costretti all’invisibilità. Per riaffermare i loro diritti e per ricordare l’importanza della Convenzione di Ginevra che riconosce i diritti di chi lascia il proprio paese per fuggire da persecuzioni e discriminazioni, ogni 20 giugno l’ONU invita a celebrare la Giornata Mondiale del Rifugiato”.
La campagna Io accolgo, i suoi comitati territoriali, hanno promosso iniziative in tutta Italia in occasione di questa giornata. In molte città verrà consegnato alle autorità istituzionali – prefetti, sindaci, assessori, parlamentari – il Nuovo Patto Europeo per i Diritti e l’Accoglienza: “10 proposte per favorire gli ingressi legali in Italia, fermare le morti nel Mediterraneo e sulla rotta balcanica, garantire il diritto d’asilo e un’accoglienza dignitosa, promuovere forme di cooperazione con paesi terzi per garantire accessi legali a chi intende emigrare, combattere realmente i traffici connessi agli ingressi illegali”.
A Milano, il comitato locale, oltre a consegnare il decalogo, ha organizzato un evento collettivo virtuale, che può essere replicato in altre città. L’invito è a realizzare una barchetta di carta che riporta sul fianco la scritta “IoAccolgo” e la città di appartenenza. Si chiede poi di fare una foto, un selfie o un breve video con la barchetta da postare sui propri social. Tutti i post raccolti andranno a creare un video collettivo.
A Roma l’appuntamento è alle 12 di domani, martedì 22 giugno, davanti a Montecitorio, dove si terrà un flash mob e si consegnerà il decalogo ai parlamentari. Sarà l’occasione per spiegare, in una conferenza stampa in piazza, la storia di Io accolgo, chi ne fa parte e con che obiettivi, oltre a illustrare i 10 punti del Patto.
Tutte le iniziative sono pubblicate sul sito ioaccolgo.it.
La campagna “Io accolgo” nasce nel 2018 su iniziativa di un ampio fronte di organizzazioni della società civile, enti e sindacati per dare una risposta forte e unitaria alle politiche sempre più restrittive (come i Decreti sicurezza) adottate dal Governo e dal Parlamento italiani nei confronti di richiedenti asilo e migranti, in violazione dei principi affermati dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni internazionali, che producono conseguenze negative sull’intera società italiana.