Roma, 27 febbraio 2025 – Due cooperative, una per la produzione latteocasearia, una per il turismo delle aree interne, in Calabria. E’ il nuovo progetto, dal titolo “Jungiterre”, dal calabrese “jungi”, che significa “unire”, ideato da Mediterranean Hope (MH), programma migranti e rifugiati della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). L’iniziativa è finanziata dall’Otto per mille della Chiesa valdese all’interno del bando Stai (Sviluppo territoriale aree interne, bando tematico avviato nel 2023 all’interno del Fondo straordinario per l’emergenza Covid-19), e si realizzerà, nell’arco di un anno, a Camini e Cinquefrondi, due piccoli comuni in provincia di Reggio Calabria. Camini, in particolare, ha fatto dell’accoglienza dei migranti una sua caratteristica, con l’esperienza della cooperativa Jungi mundu, ed è in rete con l’ostello solidale Dambe so, realizzato dalla FCEI nella Piana di Gioia Tauro. Di qui l’idea di creare delle nuove realtà produttive ed economiche in cui possano lavorare persone migranti e giovani della zona, tutti sotto i 35 anni di età. L’obiettivo è quello di sostenere il territorio con una iniziativa di sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Tra i due comuni parte del progetto saranno infatti realizzati vari interventi all’insegna del turismo lento, potenziando in particolare il cicloturismo e promuovendo un percorso ciclabile all’insegna della solidarietà. Valorizzando un itinerario già presente, la ciclovia dell’Aspromonte, sarà realizzata, probabilmente entro l’estate, una “bretella” che congiunge l’ostello Dambe So a Camini, passando per Cinquefrondi.
“Unire il tema dello sviluppo delle aree interne con il “diritto alla restanza”, per i giovani di queste zone – spiega Francesco Piobbichi, responsabile del progetto MH in Calabria – questo è il fil rouge del nuovo progetto locale, che vuole puntare sull’accoglienza diffusa sia per i lavoratori stagionali della Piana che per i lavoratori migranti, attraverso un’economia solidale e la riscoperta delle aree rurali. Vogliamo offrire un’alternativa ai piccoli produttori, come abbiamo fatto nella Piana di Gioia Tauro con la filiera Etika e la collaborazione con Sos Rosarno, investendo questa volta sull’ecoturismo”.
Le due cooperative vedranno la luce nei prossimi mesi, con 20 beneficiari del progetto che saranno selezionati nelle prossime settimane, dopo la pubblicazione di un avviso pubblico. Una volta finita la selezione delle persone che parteciperanno all’iniziativa, comincerà la loro formazione, da marzo a giugno, al termine della quale verranno costituite le cooperative.