(NEV) “Il sequestro della nave Aquarius di Medici senza frontiere sembra mosso da orientamenti politici e da astio persecutorio nei confronti delle ONG”: così Paolo Naso, coordinatore di Mediterranean hope (MH) -programma rifugiati e migranti della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), commenta l’operazione della Procura di Catania.
“Smentita dai fatti e dagli accertamenti sull’operato delle ONG che aveva messo sotto inchiesta, la Procura di Catania continua la sua battaglia contro chi salva vite nel mar Mediterraneo. Questa volta lo fa con argomenti risibili che denotano un’intenzione tutta politica che non deve preoccupare solo chi è impegnato nel campo della solidarietà ma anche quanti vogliono difendere l’indipendenza della magistratura dal potere politico” prosegue Naso.
“Per parte nostra, come MH, continuiamo a credere nel valore umano e morale del soccorso in mare e continuiamo a sostenere chi lavora in questo senso. Proactiva Open Arms proprio oggi ha lasciato Barcellona per una missione umanitaria nel Mediterraneo centrale. Siamo contenti – conclude Naso – che anche questa volta a bordo ci sia, come medico, una collaboratrice di Mediterranean Hope”.