Un comunicato della piattaforma che riunisce enti e associazioni che lavorano con e per i migranti, esprime “preoccupazione e sconcerto” per una nota inviata lo scorso 16 luglio dal Presidente della Commissione Nazionale sul diritto d’asilo ai Presidenti delle Commissioni Territoriali in merito al rilascio di titoli di soggiorno per ragioni umanitarie
Roma (NEV), 24 luglio 2018 – “Il diritto di asilo nel nostro Paese non può essere usato strumentalmente per ragioni di interesse politico”, ma deve essere guidato unicamente dalle “previsioni di legge”.
E’ quanto si legge nel comunicato con cui il Tavolo asilo – piattaforma che raggruppa enti e associazioni dedite al lavoro con e per i migranti, tra cui la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) – esprime “preoccupazione e sconcerto” riguardo alla nota inviata lo scorso 16 luglio dal “Presidente della Commissione Nazionale [sul diritto d’asilo] ai Presidenti delle Commissioni Territoriali in merito al rilascio di titoli di soggiorno per ragioni umanitarie a seguito delle domande presentate da richiedenti protezione internazionale”.
Una nota che, secondo il Tavolo asilo, “solleva pesanti questioni di legittimità sia per il riferimento alle indicazioni emanate dal Ministro [dell’Interno] con precedente circolare, sia per le parole usate e le indicazioni esplicite di riduzione del numero di protezioni”.
“La Commissione nazionale, così come il Ministro – il documento -, non ha competenza sulle risposte delle Commissioni, che devono essere indipendenti da indicazioni politiche e essere solamente legate alla previsioni di legge e alle storie personali dei richiedenti, senza alcun intervento che risulti contrario al dettato costituzionale”.
Il comunicato tiene a ribadire che “per minori non accompagnati richiedenti asilo, la valutazione dovrebbe riguardare in via prioritaria il loro superiore interesse. Auspichiamo che dal Ministero arrivi subito un chiarimento sulle competenze e sulle previsioni di legge. Auspichiamo altresì che le Commissioni possano continuare a svolgere il loro lavoro senza alcuna interferenza politica”.
Il Tavolo chiede quindi un incontro con il Ministro dell’Interno “per esprimere le nostre preoccupazioni e ottenere risposte in merito al rispetto della legislazione vigente”.
Tra gli altri firmatari dell’appello, oltre alla FCEI, figurano la Comunità di Sant’Egidio, l’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (ASGI), la Caritas italiana, Save the Children e altre 15 sigle.