Roma, 4 maggio 2018 (NEV/CS22) – Prosegue la collaborazione tra la Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) Mediterranean Hope – Programma rifugiati e migranti e la ONG Proactiva. “Si tratta di un’azione che sosteniamo con convinzione perché il soccorso a chi rischia la vita è al centro della nostra vocazione evangelica”, afferma il presidente FCEI, pastore Luca Maria Negro.
È salpata alle 5,18 di questa mattina dal porto di Malta la Astral, imbarcazione della ONG Proactiva battente bandiera del Regno Unito, sorella del rimorchiatore Open Arms già impegnato nelle operazioni di ricerca e soccorso in mare “search and rescue” (SAR). Missione numero 45, Comandante Riccardo Gatti, 12 persone di equipaggio.
Sulla Astral, con la qualifica di cuoco di bordo, il collaboratore di Mediterranean Hope (MH) Daniele Naso, alla sua seconda missione SAR con Proactiva. Nella precedente missione con la nave Open Arms, a cui aveva partecipato anche l’operatore MH Francesco Piobbichi, sono state tratte in salvo 204 persone.
Al finanziamento della missione di MH sulle navi Proactiva contribuiscono due chiese degli Stati Uniti: la United church of Christ (UCC) e i Disciples of Christ, partner della Chiesa valdese. Le attività dell’Astral, così come delle navi delle altre ONG presenti nel Mediterraneo, saranno sostenute dal “Colibrì”, un piccolo aereo Mcr-4S a elica, per il monitoraggio dei mezzi in mare. L’iniziativa è di due piloti francesi, partiti il 30 aprile dall’Alta Savoia, Benoit Micolon e José Benavente. L’azione è analoga a quella di un altro velivolo, il Moonbird, la cui attività è stata largamente finanziata dalla Chiesa evangelica di Germania (EKD). È rilevante il sostegno delle chiese tedesche all’azione umanitaria nel Mediterraneo e ai programmi di accoglienza dei migranti: in particolare la Chiesa della Westfalia sostiene il progetto dei “Corridoi umanitari” che la FCEI realizza insieme alla Comunità di Sant’Egidio e alla Diaconia valdese; nel 2018 il Kirchentag, il grande raduno di massa delle chiese evangeliche tedesche, ha finanziato sia Mediterranean Hope che la nave Aquarius della ONG franco-tedesca SOS Mediterranée.
Secondo fonti OIM, nel 2017 le vittime accertate sono state circa 3000 e dall’inizio del 2018 sono morti in mare 606 migranti: in relazione al diminuito numero degli sbarchi – secondo il periodico cattolico Vita – rispetto all’anno precedente si registra un aumento delle vittime del 75%.
“La Missione 45 a bordo di #Astral salpa verso l’area di soccorso. Perché il nostro impegno è fermo, continueremo a difendere le loro vite, mentre #Med è la frontiera più mortale del pianeta. Buena proa, equipaggio!” così hanno twittato questa mattina sul profilo di Proactiva.